Monthly Archive 27 January 2022

ByMagnus

Come nacque il quotidiano “La Repubblica”

La nascita del quotidiano La Repubblica risale al 14 Gennaio 1976, giorno in cui Eugenio Scalfari decise di aggiungere al proprio gruppo di riviste, dove già spiccava l’Espresso, un nuovo giornale dallo spirito più moderno e giovanile. Proprio grazie a questo stile giornalistico e linguistico ricercato, il progetto partì a gonfie vele raggiungendo rapidamente buona parte del target di audience desiderato, ovvero i giovani italiani.

I primi numeri sbarcano in edicola

Il primo quotidiano arriva nelle edicole di tutta la penisola a metà gennaio. Sin da subito La Repubblica si dichiara apertamente di sinistra e vuole farsi strada tra la concorrenza proponendo articoli ricercati, approfondimenti ed editoriali politici. Le prime edizioni sono composte da circa venti pagine e, per la prima volta nella storia dei quotidiani italiani, appare la terza pagina in versione “paginone centrale”.

Al fianco di Scalfari, a far parte del gruppo di fondatori della Repubblica ci sono altri illustri nomi come quello del vignettista Giorgio Forattini.

Altra importante innovazione sta nei titoli degli articoli, scritti in formato più grande, cambiamento che porta i giornalisti, per ragioni di spazio, a creare giochi di parole per attirare i lettori.

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La nascita dell’Internazionale, miglior quotidiano di informazione italiana

Sono passati ormai molti anni da quando nelle edicole italiane apparve il primo numero de L’Internazionale al costo di tremila lire. Il design del periodico era semplice, spoglio e conciso, ma offriva ai lettori il meglio del meglio del giornalismo italiano e internazionale. La mission degli editori di questo magazine è sempre stata quella di scegliere e proporre le informazioni più utili e importanti per comprendere il mondo e la situazione politica in cui viviamo.

Ancora oggi la testata rimane fedele ai propri valori e continua a presentarsi in modo minimalista, anche se con molte più immagini e qualche pagina in più. L’Internazionale cerca ogni mese di spiegare le complessità del mondo in modo che tutti capirle e avervi libero accesso.

L’Internazionale nacque dalla mente geniale di Giovanni de Mauro che, vedendo uscire nelle edicole francesi il Courrier International, decise di replicare questo concetto editoriale nel nostro paese. All’epoca de Mauro aveva 26 anni e, con l’aiuto di alcuni amici, iniziò a porre le basi per la fondazione del periodico.

Dopo aver studiato un dettagliato piano economico, il gruppo riuscì rapidamente a trovare i giusti finanziamenti per iniziare a pubblicare i primi numeri. La fortuna volle che, in quel momento, questo tipo di pubblicazioni fossero viste con simpatia o come simbolo di eccentricità da premiare.

Ad aiutare finanziariamente de Mauro e l’Internazionale fu soprattutto Luigi Abete, all’epoca presidente di Confindustria e tipografo per professione, che aveva grande interesse nella creazione e nell’espansione di un nuovo gruppo editoriale.

Il successo venne poi da sé grazie alla qualità del giornalismo e degli articoli pubblicati.

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Alla scoperta dei migliori magazine dedicati al mondo fashion

Glamour

Inizialmente chiamato Glamour of Hollywood, questo mensile nato nel 1939 negli Stati Uniti è famoso nel mondo; purtroppo ha chiuso i suoi uffici italiani nel 2019 a causa dei deludenti risultati raggiunti fino a quel momento. Il sito web rimane una delle risorse più aggiornate dove trovare novità sul mondo della moda.

Grazia

Grazie è un periodico interamente prodotto in Italia che vanta oltre ottant’anni di vita e ben 12 edizioni straniere. Ottimo prodotto editoriale, sempre aggiornato e ricco di approfondimenti interessanti dedicati ai nostri designer e alla moda internazionale.

Io Donna del Corriere della Sera

Parte del Corriere della Sera, il supplemento settimanale Io Donna fu lanciato nel 1996 per attirare il pubblico femminile. A oggi, anche grazie alle ottime vendite del Corriere, Io Donna è diventata una delle migliori riviste del Bel Paese poiché propone articoli ben scritti che aiutano lettori e lettrici ad allargare i propri orizzonti e a scoprire tutte le sfaccettature della moda del momento.

Marie Claire

Marie Claire, il magazine della moda francese per eccellenza, periodico che fin dagli anni 30 appassiona le lettrici di tutta Europa e le fa sognare mostrando gli abiti più belli e lussuosi del momento.

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Periodici della moda in Italia, ecco i più letti

In questo breve articolo andremo a vedere quali sono i periodici dedicati al mondo della moda più letti dagli italiani.

Cosmopolitan

Cosmopolitan, chi non conosce questo meraviglioso, sfarzoso e lussureggiante periodico americano? Viene stampato in ben 58 edizioni diverse, tradotto in 34 lingue e vendute in più di 100 nazioni. Il suo arrivo in Italia risale agli anni 70 e da allora la sua corsa è stata inarrestabile. Cosmopolitan è senza dubbio la rivista più letta in Italia e al mondo per quanto riguarda la moda e le ultime tendenze dalle passerelle internazionali.

D La Repubblica delle donne

D la Repubblica delle donne è un inserto parte del quotidiano la Repubblica che viene stampato settimanalmente. Grazie anche al continuo successo del giornale che lo accompagna, questo periodico sta guadagnando rapidamente terreno sul nostro territorio e continua a raccogliere nuovi lettori e lettrici anche nella sua versione online.

Donna Moderna

Altro periodico che sicuramente non ha bisogno di presentazioni è Donna Moderna, nato negli anni 80 e gestito da Mondadori.

Le news e gli articoli pubblicati su Donna Moderna sono tra i più ricercati e dettagliati.

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Repubblica raggiunge il gradino più alto del podio tra i quotidiani online

Repubblica, dopo aver subito un enorme calo nelle vendite delle copie cartacee, raggiunge un traguardo importante nel settore dell’editoria online, diventando il quotidiano digitale più venduto d’Italia.

Chiudendo l’anno con un crescita totale del 13% e con un +4% nel solo mese di marzo, la Repubblica supera Corriere della Sera e Sole 24 Ore agguantando così il gradino più alto del podio. Propulsore della crescita del quotidiano è stato soprattutto l’estenuante lavoro svolto per coprire la situazione COVID-19 in Italia e nel mondo, argomento sul quale Repubblica ha sbaragliato la concorrenza offrendo news sempre attendibili e ben scritte. Da notare che, affinché le copie digitali vendute vengano contate a fine statistico, esse devono essere acquistate a un prezzo non minore del 70% del valore di una copia cartacea. Questa scelta è stata decisa poiché le copie online vengono sempre vendute sotto forma di abbonamento, il ché rende difficile certificare il valore di ogni singola edizione dato che alle iscrizioni digitali viene sempre applicato un ulteriore sconto, soprattutto pagando in anticipo; gli abbonamenti venduti a prezzi stracciati o regalati vengono quindi esclusi dai dati raccolti da ADS.

La fantastica notizia per la testata romana arriva dai dati raccolti da ADS. Nell’ultimo rapporto dell’agenzia si nota come, anche a causa del lockdown, negli ultimi mesi sia triplicato il numero di utenti e iscrizioni online. Questo è vero solamente per Repubblica, mentre altri quotidiani, come ad esempio Corriere della Sera e Sole 24 Ore, hanno registrato un calo di oltre il 5%.

Le iscrizioni su Repubblica online sono salite di ben 1.300 unità nel solo mese di marzo.