Category Archive Quotidiani in Italia

ByMagnus

Chirurgia estetica: le migliori riviste scientifiche

I due aspetti principali del progresso in campo scientifico sono la ricerca e la divulgazione dei suoi risultati per far in modo che la conoscenza sia condivisa da tutti gli esperti del settore. Una volta che i laboratori di ricerca, gli studi e i vari test, condotti in ambito farmacologico e in quello chirurgico, portano a risultati soddisfacenti, giunge il momento di condividere i successi ottenuti con il resto della comunità scientifica. Ciò viene fatto attraverso convegni, conferenze, scambi a livello accademico, ma anche con l’ausilio delle riviste scientifiche.

La chirurgia plastica, grazie anche ad aziende leader nella produzione di protesi in silicone come Motiva, è spesso al centro delle discussioni per riuscire a proporre ai pazienti interventi sempre più sicuri e dagli ottimi risultati. Le riviste possono aiutare i professionisti a restare sempre al passo con le tecniche di ricostruzione o di trapianto più recenti, attraverso sia la pubblicazione degli studi che dell’esperienza diretta di chirurghi, rappresentanti delle aziende o professionisti legati ai molteplici aspetti della chirurgia estetica.

Riviste italiane

Tra le riviste italiane più diffuse, troviamo le pubblicazioni autorevoli della SICPRE, ovvero la Società Italiana di chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica. Si tratta dell’organo di informazione di una importante community di professionisti. L’editore Sprea, propone invece la rivista Medicina Estetica, una interessante pubblicazione dove trovano posto i più svariati argomenti legati alla chirurgia estetica.

Riviste internazionali

Come è naturale, le riviste in lingua inglese sono molto diffuse e sono perciò tra quelle maggiormente “quotate” in ambito scientifico. Tra quelle più note citiamo il Journal of Aesthetic and Reconstructive Surgery, il Journal of the America Society Plastic Surgery e il Plastic and Reconstructive Surgery Global Open. Molte di queste riviste sono consultabili online.

Le riviste rappresentano, a livello mondiale, un anello di congiunzione importante tra i professionisti della sanità e le aziende. Ad esempio, Motiva è spesso citata come una tra le imprese più innovative in ambito protesico. Le sue protesi in silicone, infatti, sono prodotte non solo nelle classiche forme rotonde e a goccia, ma anche nella versione “ergonomica”, un’innovativa protesi che riesce a seguire i movimenti del corpo in forma naturale.

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Quotidiani in Italia, continua a diminuire il numero dei lettori

Gli ultimi dati raccolti da ADS a fine settembre 2021 mostrano come la diffusione e l’acquisto dei quotidiani cartacei nel nostro paese stiano continuando a diminuire, con il conseguente calo delle tirature dei giornali.

Sempre stando a quanto riportato da ADS, il quotidiano più letto d’Italia è ancora una volta il Corriere della Sera, che si posiziona sul gradino più alto del podio con 255 mila copie vendute in media al giorno. A debita distanza troviamo poi La Repubblica, con 157 mila copie, e il Sole 24 Ore a quota 135 mila. A metà classifica, con oltre 100 mila copie giornaliere, troviamo La Gazzetta dello Sport, La Stampa e Avvenire. Infine, fanalini di coda sono Il Messaggero con 75 mila copie, seguito dal Resto del Carlino a 69 mila, Corriere dello Sport a 61 mila e il Fatto Quotidiano a quota 52 mila, ultimo in graduatoria.

Per comprendere al meglio questi numeri è bene tenere conto che, per quanto riguarda la diffusione, il numero finale tiene conto di:

  • ogni copia pagata, anche se scontata;
  • ogni copia gratuita;
  • tutte le copie cartacee e quelle digitali;
  • sia i quotidiani acquistati da singoli che quelli acquistati da aziende.

Confrontando questi dati con quelli dell’anno precedente, possiamo notare fin da subito che la maggior parte delle testate ha fatto registrare delle perdite importanti. La Repubblica subisce il calo più grande, -14,4%, mentre Gazzetta dello Sport, Stampa, Sole 24 Ore e Resto del Carlino perdono tutti tra il 5,8 e il 7,5%.

Rimangono pressoché invariate le vendite del Corriere della Sera, del Messaggero e dell’Eco di Bergamo, unica piccola realtà a resistere a questo “massacro” dei quotidiani. Curiosamente fuori dal coro è La Verità, che registra una leggera crescita.

Per quanto riguarda invece le sole copie cartacee, il Corriere della Sera rimane fisso al primo posto con 155 mila, mantenendo un ampio margine su Repubblica e Gazzetta dello Sport, rispettivamente a 103 mila e 93 mila copie giornaliere. A superare le 50 mila copie sono poi solamente il Messagero, 53 mila, il Resto del Carlino con 65 mila e La Stampa con 69 mila copie. Il calo maggiore rispetto all’anno precedente rimane quello registrato da Repubblica, -19,5% di copie vendute.

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I quotidiani più letti nel nostro paese

Nonostante la continua crescita del settore delle notizie digitali, i quotidiani italiani rimangono tra i più letti d’Europa e molti continuano ad avere ottime tirature. Anche i giovani sembrano aver riscoperto l’amore per la carta e per la lettura giornaliera delle notizie sui giornali, ritenuti più attendibili rispetto a quelle disponibili online.

Vediamo insieme quali sono i quotidiani cartacei più letti nella nostra penisola.

Corriere della Sera

Nato come quotidiano dedicato alla città di Milano, il Corriera della Sera è ora il giornale più letto d’Italia. La sua fondazione risale al 1876 e il suo allineamento politico è variato leggermente nel corso dei secoli, fino ad arrivare alla attuale gestione di Ferruccio de Bortoli, caratterizzata da una certa moderazione. Ottima anche la versione online, tra le prime italiane a riportare le notizie di ultima ora.

La Repubblica

Molto più recente è invece la fondazione di Repubblica, quotidiano nato dalla mente di Eugenio Scalfari a Roma nel 1976. Da subito diventato popolare in tutta la penisola, il giornale, oggi diretto da Ezio Mauro, si è sempre distinto dalla concorrenza per una visione politica di centro-sinistra e delle scelte editoriali innovative. La Repubblica è il quotidiano online più letto dagli italiani e continua a far registrare milioni di visite giornaliere.

Il Sole 24 Ore

Il mercato e l’economia non si fermano mai e con essi anche l’avanzata del Sole 24 Ore, quotidiano dedicato al mondo del denaro, della borsa e degli investimenti. Da quasi un secolo continua a informare gli italiani, in particolare coloro che lavorano in ambito economico e nel settore del diritto e desiderano restare sempre aggiornati. La versione online è ben conosciuta ma fatica ad affermarsi a causa della forte concorrenza.

La Gazzetta dello Sport

Nata nel 1896, la rosea Gazzetta dello Sport continua a essere il giornale sportivo più amato d’Italia. Il calcio d’altronde è parte del nostro DNA, quindi il lunedì tutti in edicola per trovare risultati, tabelle e vedere chi è riuscito a spuntarla nelle partite di Fantacalcio.

La versione online fa registrare oltre un milione di visite uniche giornaliere, risultato fenomenale per la Gazzetta che continua a puntare molto sulla digitalizzazione della propria offerta editoriale.

La Stampa

Questo quotidiano torinese, acquistato dal gruppo Fiat e gestito da Mario Calabresi, continua a mantenere un buon numero di vendite in tutto il territorio italiano. Per promuovere la propria versione online e riconquistare parte del mercato ha puntato su scrittori del calibro di Luciana Littizzetto e Massimo Gramellini.

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Repubblica raggiunge il gradino più alto del podio tra i quotidiani online

Repubblica, dopo aver subito un enorme calo nelle vendite delle copie cartacee, raggiunge un traguardo importante nel settore dell’editoria online, diventando il quotidiano digitale più venduto d’Italia.

Chiudendo l’anno con un crescita totale del 13% e con un +4% nel solo mese di marzo, la Repubblica supera Corriere della Sera e Sole 24 Ore agguantando così il gradino più alto del podio. Propulsore della crescita del quotidiano è stato soprattutto l’estenuante lavoro svolto per coprire la situazione COVID-19 in Italia e nel mondo, argomento sul quale Repubblica ha sbaragliato la concorrenza offrendo news sempre attendibili e ben scritte. Da notare che, affinché le copie digitali vendute vengano contate a fine statistico, esse devono essere acquistate a un prezzo non minore del 70% del valore di una copia cartacea. Questa scelta è stata decisa poiché le copie online vengono sempre vendute sotto forma di abbonamento, il ché rende difficile certificare il valore di ogni singola edizione dato che alle iscrizioni digitali viene sempre applicato un ulteriore sconto, soprattutto pagando in anticipo; gli abbonamenti venduti a prezzi stracciati o regalati vengono quindi esclusi dai dati raccolti da ADS.

La fantastica notizia per la testata romana arriva dai dati raccolti da ADS. Nell’ultimo rapporto dell’agenzia si nota come, anche a causa del lockdown, negli ultimi mesi sia triplicato il numero di utenti e iscrizioni online. Questo è vero solamente per Repubblica, mentre altri quotidiani, come ad esempio Corriere della Sera e Sole 24 Ore, hanno registrato un calo di oltre il 5%.

Le iscrizioni su Repubblica online sono salite di ben 1.300 unità nel solo mese di marzo.